mercoledì 27 febbraio 2013

Esercizi spirituali: Credo in Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria

Alcuni punti trattati nel secondo incontro, mercoledì 27 febbraio 2013.


Gesù: Dio salva.   Cristo: Messia, unto.

Pietro ha fatto la sua professione di fede in Cristo, Figlio di Dio. Prima di Lui il Padre ha rivelato la sua identità (Battesimo, trasfigurazione).

Gesù non dice mai di sé che lui è il Figlio di Dio. Si conosce ciò per rivelazione divina.

Gesù è Signore. Questo appellativo indica la sua divinità ed anche il nome con il quale viene chiamato dopo la sua Pasqua.

Dire di Cristo che è il Signore significa averlo incontrato vivo.
Chi sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore? Sono coloro che non permettono al mondo e al demonio di avere su di essi alcun potere.

Discese dal cielo: "non considerò n tesoro geloso la sua uguglianza con Dio, ma spogliò se stesso", si fa uomo.

La provenienza di Cristo è dal Padre.

"E per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo": è questo il grande momento in cui il volto di Dio, che fino ad allora era rimasto nascosto, si rivela.
Dio, che nessuno ha mai visto, si rivela nel volto di Cristo, nella sua vita, nella sua persona.

In Maria avviene una nuova creazione, Dio dà il via ad un nuovo inizio, una seconda nascita.

E la fede porta in noi una così grande novità da avvenire una nuova nascita. Se affidiamo la nostra vita al Signore essa acquisterà un nuovo volto.

"Lo Spirito Santo ti coprirà con la sua ombra...". L'ombra ci rimanda alla nube della presenza di Dio (Antico Testamento). Maria è l'arca della nuova alleanza, la tenda del Figlio di Dio. Colui che i cieli non possono contenere si fa uomo nel grembo di Maria. Come? Con quali parole? Con il semplice "sì" di Maria.

Conseguenze dell'Incarnazione di Gesù:
1. Dio si è indissolubilmente legato all'uomo.
2. La maternità e la verginità di Maria sono strattamente unite. Solo in lei questi due contrari si sposano.
3. La fede incontra la ragione.

"E il Verbo si fece carne...". L'agire di Dio non si limita alle parole ma prende su di sé la natura umana, le sue fatiche, le sofferenze...

Riflettendo sulla nascita di Gesù:
1. Egli ha voluto nascere in viaggio per far vedere che era pellegrino dal cielo alla terra...per coloro ai quali le sue promesse sfuggono dalle loro memorie come fosse un pellegrino.
2. Nasce nella mangiatoia e si fa cibo per gli uomini che erano diventati come bruti. L'uomo che prima era nel giardino è ora nella stalla. L'uomo adora nella stalla quello da cui scappava nel giardino.
3. E' nato povero per manifestare la sua gloria. Non sono i luoghi che lo rendono glorioso, ma lui rende pieni di gloria i luoghi che abita. Rende, dunque, glorioso il tuo cuore.